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Migliaia di famiglie in Italia hanno scelto di curare personalmente l'istruzione dei propri figli!
L'Educazione Parentale (o Homeschooling) è la soluzione per essere totalmente partecipi del processo formativo ed educativo di un figlio dalla scuola elementare al diploma ed è assolutamente legale!
Cos'è l'educazione parentale o homeschooling
L'educazione parentale, o homeschooling, consiste nell'istruzione impartita al di fuori del contesto scolastico da parte delle famiglie, che diventano così i principali attori della didattica. Le famiglie possono scegliere di curare direttamente l'istruzione dei propri figli, di affidarsi a tutor esterni o di creare un ambiente di apprendimento misto in cui genitori, figli e insegnanti professionisti collaborano nello sviluppo di una didattica innovativa, personalizzata e rispettosa dei bisogni del bambino o del ragazzo.
Non c'è un'età giusta per cominciare, né un limite a ciò che può essere insegnato: l'importante è credere nelle infinite possibilità di un percorso formativo unico, che contribuisce in modo determinante alla crescita di chi apprende e anche di chi insegna. L'elemento chiave dell'educazione parentale è la libertà di scelta, per la famiglia, in merito all'approccio didattico da utilizzare. Homeschooling non significa unschooling: l'educazione parentale segue delle regole, che però sono stabilite dalla famiglia assieme a chi si occupa dell'insegnamento, se ci si affida a un docente esterno.
Riferimenti Normativi
Il Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca regolamenta l'Educazione Parentale (o Homeschooling) attraverso due decreti legislativi:
Decreto Legislativo
16 aprile 1994, n. 297, art. 111
Decreto Legislativo
25 aprile 2005, n. 76, art. 1, comma 4
Scrive il Ministero: "I genitori o gli esercenti la potestà parentale, che intendono provvedere in proprio all’istruzione di minori soggetti all’obbligo di istruzione, devono rilasciare al dirigente scolastico della scuola viciniore un'apposita dichiarazione, da rinnovare anno per anno, circa il possesso della "capacita tecnica o economica" per provvedervi. Il dirigente scolastico ha il dovere di accertarne la fondatezza.
A garanzia dell’assolvimento del dovere all’istruzione, il minore è tenuto a sostenere un esame di idoneità all’anno scolastico successivo".
Prima di fare homeschooling...
Prima di gettarsi nell'esperienza bellissima che è l'educazione parentale, è assolutamente necessario sapere che non tutto è facile come sembra (o come viene talvolta descritto). Chi si avvicina all'homeschooling deve sempre considerare alcuni aspetti fondamentali:
- fare homeschooling è impegnativo! Sia decidendo di occuparsi personalmente dell'istruzione dei propri figli, sia affidandosi invece ad un docente esterno, i genitori devono comunque avere una forte consapevolezza del lavoro che la didattica richiede. Un bravo insegnante privato trasforma l'intera casa in una scuola, propone uscite didattiche e attività da fare assieme alla famiglia
- fare homeschooling richiede spazi adeguati. Qualsiasi casa può diventare una scuola, ma è necessario che una stanza (o una parte di essa) sia adibita esclusivamente all'insegnamento: i materiali didattici sono tanti e sono ingombranti; i bambini, specie se piccoli, hanno bisogno di muoversi, di creare e manipolare oggetti, di scoprire la realtà attraverso i cinque sensi. Non si fa homeschooling soltanto dietro una scrivania
- fare homeschooling costa. Un insegnante privato non è una baby-sitter e non può essere pagato 5 euro l'ora: ha una responsabilità immensa sulle spalle, quella di guidare uno o più bambini/ragazzi in un percorso che va da pochi mesi, per gli interventi didattici più limitati, a molti anni, se si sceglie di completare gli studi in regime di homeschooling. Il consiglio, allora, è di unire le forze: cercate altre famiglie che vogliano fare homeschooling, se ritenete di non poter sostenere da soli il costo di un insegnante, e fate rete. Insieme si vince
- fare homeschooling è la soluzione per garantire ai vostri figli una scuola rispettosa delle esigenze di interazione e confronto fra pari e con gli adulti, senza barriere fisiche e psicologiche. Il caos della scuola, le classi-pollaio, i bambini e i ragazzi trattati come numeri e non come persone: nell'homeschooling, tutto questo non c'è, perché lo studente è davvero al centro del percorso formativo, rispettato per quello che è davvero e guidato a crescere secondo i propri ritmi e i propri interessi.
Una volta fatte tutte queste considerazioni, potrete davvero scegliere se l'educazione parentale è la strada giusta per voi e per i vostri figli. Se non siete ancora convinti, pensate all'idea di assumere un insegnante privato per svolgere didattica domiciliare complementare; se invece siete certi che l'homeschooling sia la scelta giusta, proseguite nella lettura di questa pagina!
Come fare homeschooling

VALUTARE il bisogno educativo
COSTRUIRE un percorso didattico personalizzato
VALORIZZARE le potenzialità del singolo
Non c'è una vera e propria regola sul modo di fare homeschooling: la personalizzazione e la flessibilità sono i principali vantaggi che l'educazione parentale offre a chi decide di intraprendere questo percorso. Affidarsi ad un insegnante esperto, o meglio ad un team di insegnanti che collaborino con la famiglia, è sicuramente la soluzione migliore.
In generale, è consigliabile anche mantenere un rapporto costante con l'istituzione scolastica che dovrà certificare l'avvenuta acquisizione delle competenze richieste alla fine dell'anno scolastico: riuscire a strutturare una prova d'esame che sia parte integrante della didattica domiciliare è di grandissimo aiuto tanto per chi apprende quanto per chi insegna.
Mi occupo personalmente dell'insegnamento delle materie umanistiche (italiano, storia, geografia, latino, greco) e dell'inglese, mentre collaboro con validi docenti per offrire una preparazione quanto più completa possibile nelle materie scientifiche e nella filosofia. Inoltre, sostengo l'importanza delle attività artistiche e per questo collaboro anche con realtà legate alla musica e alla danza. Infine, le uscite didattiche e le visite sul territorio sono un elemento fondamentale per un insegnamento davvero a 360°: come archeologo e operatore didattico museale, considero di grande valore la conoscenza del luogo in cui si vive
Gli spazi
L'ambiente di apprendimento è importantissimo: è nella casa, infatti, che il bambino/ragazzo imparerà le nozioni teoriche e pratiche alla base della sua istruzione.
Il luogo dove svolgere la didattica deve essere pulito, ben illuminato, riscaldato in inverno e sufficientemente ampio da permettere il libero movimento necessario per i lavori di manualità - dalla preparazione di un cartellone al role-play nell'apprendimento linguistico. Deve essere personalizzabile, con la possibilità di collocare una o più lavagne (anche su treppiede), mappamondi e planisferi, linee del tempo, libri, quaderni e appunti. Se gli studenti sono più di uno, è bene considerare uno spazio separato per ciascuno per la conservazione dei lavori svolti.
Anche l'insegnante ha bisogno di un piccolo spazio ove poter lasciare materiali e supporti didattici.
Sembrano ovvietà, ma spesso, nella pianificazione preliminare, si tralasciano degli aspetti fondamentali che alla lunga incidono sul valore dell'intervento didattico.
Le materie e gli strumenti
Dimenticate il concetto di materia per come lo si intende a scuola. L'insegnamento è interdisciplinare, multimediale e condiviso: la geografia e la storia non si scindono, così come la storia e la letteratura, il latino e l'italiano, la grammatica italiana e l'inglese. Ogni conoscenza acquisita diviene parte integrante di tutte le materie e strumento per sviluppare ulteriore conoscenza, senza distinzione fra attività curriculari ed extracurriculari. Un programma simil-scolastico, tuttavia, va seguito obbligatoriamente (l'esame a fine anno è, come detto, parte integrante della didattica e momento di verifica e confronto esterno); l'azione didattica è incentrata sugli interessi dello studente e dell'insegnante: perché si insegna e si apprende in due e la trasmissione avviene in entrambe le direzioni sia a livello nozionistico che umano.
Gli strumenti didattici, allora, devono essere adeguati in tal senso e differenziati per età: la scelta va fatta sulla base delle situazioni specifiche. In generale, planisferi, mappamondi e atlanti storici sono parte integrante del progetto d'insegnamento, così come un avvicinamento consapevole alle potenzialità offerte dai supporti digitali.
Obiettivi e metodologie di massima per età
Come fare: la burocrazia scolastica
Età pre-scolare:
- didattica-gioco e manipolazione di oggetti e della realtà fisica
- attività non coercitiva di approccio all'uso degli strumenti di lettura e scrittura
- sviluppo del senso di spazialità e successione temporale
- acquisizione dei primi rudimenti di nozioni relative all'ambiente della casa e della vita quotidiana
- avvicinamento alla lingua inglese
Scuola elementare (6-8 anni):
- didattica-gioco con progressivo avvicinamento all'uso di supporti scritti all'apprendimento
- apprendimento delle nozioni di base dei programmi ministeriali per il sostenimento degli esami di idoneità annuali
- sviluppo della capacità di discernimento fra concetti semplici e analisi, con particolare attenzione ai nessi di causa ed effetto (prevenzione dell'analfabetismo funzionale)
- azioni di supporto e correttive (se necessario) per prevenire l'eventuale sviluppo di Disturbi Specifici dell'Apprendimento
- primo contatto con il territorio (uscite didattiche nella città, in musei e siti archeologici e naturalistici con relativi lavori di preparazione e approfondimento)
Scuola elementare (9-10 anni):
- acquisizione delle competenze avanzate nelle varie aree disciplinari attraverso la creazione di contenuti didattici personalizzati in forma guidata
- approccio alla lezione frontale
- approfondimento della conoscenza del territorio
- sviluppo dell'interdisciplinarità e della capacità di creare collegamenti
- lettura (autonoma e guidata) di testi della letteratura nazionale e internazionale per bambini con particolare attenzione al romanzo di formazione
- sviluppo della capacità di scrittura autonoma a partire da letture guidate
Qualsiasi scuola deve accettare il passaggio di uno studente all'educazione parentale. A richiesta della famiglia, devono essere forniti i moduli per disporre tale passaggio, fermo restando che è compito del dirigente scolastico verificare l'adempimento dell'obbligo di istruzione e pertanto è non solo legale, ma anche giusto e opportuno che venga richiesta anche la certificazione della capacità economica e tecnica necessaria per lo svolgimento della didattica.
Inoltre, gli esami di idoneità annuali possono essere sostenuti presso qualsiasi scuola riconosciuta dallo Stato Italiano: è perciò consigliato scegliere quella che garantisca la maggiore apertura verso l'educazione parentale e, soprattutto, la possibilità di instaurare un dialogo costruttivo con l'istituzione.
Gli esami di idoneità possono infatti essere sostenuti in qualità di studenti privatisti.
Per quanto concerne l'alternanza scuola-lavoro, si consiglia di concordare dei percorsi direttamente con il dirigente scolastico, cosicché si abbia la certezza del riconoscimento delle ore svolte.
Scuola media (11-13 anni):
- approfondimento sistematico delle competenze acquisite nel primo ciclo didattico attraverso la ricerca attiva guidata e la produzione di contenuti didattici
- focus sulla riapplicazione delle competenze acquisite a situazioni nuove in forma guidata e autonoma
- intensificazione del lavoro sul territorio
- proseguimento nel percorso di lettura di testi di diverso genere per l'acquisizione di una ampia cultura generale anche da fonti non didattiche
- primo sviluppo della capacità critica e focus sul miglioramento dell'esposizione orale
- attenzione agli interessi extra-didattici sviluppati dallo studente in età pre-adolescenziale e relativo allineamento della didattica
- avvicinamento al latino (e al greco, se permesso dalla famiglia)
Scuola superiore, biennio (14-15 anni):
- acquisizione di competenze analitiche avanzate e della capacità di scrittura appropriata all'età
- utilizzo della lezione frontale come forma di riavvicinamento alla didattica tradizionale in ottica di rientro nel sistema universitario
- attività autonoma e guidata sul territorio (con particolare attenzione ai luoghi visitati nel primo ciclo didattico, ora da analizzare alla luce della maturità analitica acquisita)
Scuola superiore, triennio (16-19 anni):
- preparazione guidata all'attività di ricerca autonoma e di produzione autonoma di contenuti e materiali didattici e extra-didattici
- valorizzazione degli interessi extra-didattici dimostrati durante l'adolescenza
- attività indipendente sul territorio
- sviluppo di competenze tecnico-pratiche (relative agli ambiti di interesse scelti dallo studente) per l'inserimento nel mondo universitario e del lavoro
- preparazione completa all'esame di maturità
Come fare: il contratto con il docente
L'Educazione Parentale affidata ad un tutor professionista prevede, solitamente, un intervento didattico a domicilio. Di conseguenza, per le famiglie è molto facile gestire anche gli aspetti legali del rapporto con il docente.
Il Contratto di Collaborazione Domestica (contratto colf), infatti, prevede al Livello D la figura dell'Istitutore e così l'attività di docenza privata può essere regolarizzata in questo modo. L'insegnante diventa un vero e proprio lavoratore dipendente della famiglia, entrandone a far parte come "collaboratore"; è possibile stabilire la durata dell'intervento didattico attraverso un contratto a tempo determinato oppure prevedere un lavoro di più ampio respiro, strutturato negli anni, per il quale è consigliabile il contratto a tempo indeterminato.
Un vantaggio della collaborazione domestica, a fronte, ad esempio, del rapporto con un docente a Partita IVA, è nel costo minore, in quanto i contributi previdenziali sono forfettari ed estremamente ridotti in caso di contratto a tempo indeterminato. La gestione di un contratto di collaborazione domestica, inoltre, è molto semplice e può essere fatta dal datore di lavoro senza ulteriori aggravi.
Informazioni utili
Zone servite:
Comune di Roma:
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Ostia/Infernetto
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Ostia Antica/Castel Fusano
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Acilia/Dragona/Casal Bernocchi
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Vitinia/Torrino/Mostacciano
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Magliana/Tor di Valle
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Marconi/Ostiense/Testaccio
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Selcetta/Castel di Leva
-
EUR/Cecchignola
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Fonte Meravigliosa
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Appio Latino/Tuscolano
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San Giovanni
-
Cavour/Termini
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Capannelle/Torricola
Comune di Ciampino:
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Aeroporto
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Santa Maria delle Mole
Comune di Fiumicino:
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Isola Sacra
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Fiumicino Centro
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Ponte Galeria/Piana del Sole
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Lago di Traiano
Comune di Pomezia:
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Campo Ascolano
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Torvajanica
-
Pratica di Mare/Pomezia Centro
Ulteriori zone, trasferte e didattica fuori sede su richiesta
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